giovedì 4 dicembre 2008

Two Rocks

Certo che la scelta di visitare la zona di Two Rocks, ad una sessantina di km nord di Perth, non e' stata proprio azzeccata visto che quel particolare giorno di novembre soffiava un forte vento soffocante proveniente dal deserto che aveva alzato la temperatura fino a circa 40°. Ma visto che mancavano solo un paio di settimane alla mia partenza, e avevo voglia di vedere piu' posti che potevo, abbiamo fatto buon viso a cattivo gioco.
La strada che porta a Two Rocks passa vicino allo Yanchep National Park (e qui sorrido ripensando a tutti i picnic e le gite in barca, le belle giornate passate con gli amici di tanti anni fa'...) ed un golf club dove avvistiamo una dozzina di bellissimi canguri che, per niente intimoriti dalla nostra presenza ne' di quella dei giocatori di golf, brucavano tranquillamente l'erba. Foto di rito e poi di nuovo in macchina (con il climatizzatore a palla!).
Il parco di Two Rocks si trova praticamente sul mare. A proposito, il nome deriva proprio dal fatto che vi sono due scogli cioe' due grandi sassi. Scesi dalla macchina saliamo alcuni scalini e ci ritroviamo in un centro commerciale....ma dove sono tutti?? Mi guardo intorno e rimango stupita dal fatto che non c'e' anima viva. Sembrava di essere sul set di qualche film americano: La citta' fantasma???Eppure ci sono tanti negozi, ristorantini, farmacia, persino il dentista! Boh...
Al lato opposto della strada c'e' il porticciolo con alcune barche e piccoli yacht attraccati, ma di cristiani neanche l'ombra....
Ci dirigiamo di nuovo verso il parco e con grande stupore ci ritroviamo in grandi spazi piu' o meno verdi circondati da numerosissime sculture, alcune delle quali gigantesche e piuttosto inquietanti

Ecco di che si tratta. Sono raffigurazioni dei legendari spiriti Waugal del folklore aborigeno.
E poi tante altre sculture, dozzine, che rappresentano uomini di fama della letteratura o delle scienze o, come e' evidente dal testone di Cristoforo Colombo, della storia...
e persino rappresentazioni di personaggi fantastici come quelli del film "Il mago di Oz":

e per finire un gigantesco dio Nettuno con il suo tridente. Questo e' veramente enorme!
Che dire...avevo l'impressione che tutto cio' facesse parte di un qualche progetto che per qualche ragione fosse stato iniziato e poi abbandonato. Certo da noi in Italia e' una prassi molto comune quella di iniziare opere milionarie e poi...beh, lo sappiamo bene come va' a finire. Ma qui? Qui e' tutta un'altra cosa, credetemi.
A quel punto non potevo che documentarmi ed ecco cosa ho imparato.
Oltre 30 anni fa un certo Alan Bond ideo' un piano di sviluppo per l'area di Yanchep e Two Rocks. Desideroso di dare al posto un tocco di creativa unicita', commissiono' allo scultore Marc Le Buse delle opere che, da un lato, rappresentassero personalita' note e riconoscibili e dall'altro, opere basate sulle leggende aborigine. Lo scultore scelse di utilizzare materiali facilmente reperibili a livello locale e cioe' pietre di origine calcaree proprio per far si' che il tutto si fondesse bene nell'ambiente circostante.
Poi qualcosa ando' storto e nel 1974 la terra passo' al gigante giappoese Tokyu Corporation ma per qualche ignoto motivo l'idea dello sviluppo della zona fu accantonata. Negli ultimi anni la decisione di preservare le sculture dal deterioramento naturale della pietra utilizzata ma purtroppo un po' in ritardo e con misure volte piu' che altro a riparare con materiali (a detta dei propretari delle case della zona) non idonei, quali il calcestruzzo o pitture di vario genere.
Naturalmente gli abitanti non condividono la scelta e sono decisi a lottare affinche' la zona rimanga quanto piu' possibile "nature", che le dune sabbiose le quali fanno da cornice alle spiaggie non vengano in alcun modo modificate, ecc. ecc. ecc. Come dar loro torto?
Personalmente io sono dell'avviso che sarebbe un sacrilegio rovinare con colate di cemento un luogo di tale bellezza. Guardate che spiaggia!

lunedì 24 novembre 2008

Cottesloe e la "Indiana Tea House"

Un po' di storia.
I primi visitatori della zona furono nel 1697 i Danesi, ma dovettero passare 132 anni prima che un gruppo di inglesi guidati da Captain James Stirling vi si stabilisse. Tra il 1858 ed il 1881 furono completate sia la strada che collegava Perth a Fremantle che la linea ferroviaria grazie al lavoro del prigioneri inglesi deportati nel Western Australia.
Il distretto fu chiamato cosi' nel 1886 da Sir Frederick Broome, governatore del Western Australia dal 1883 al 1890, in onore del Barone Cottesloe fratello del Capitano C.H. Fremantle.
Oggi Cottesloe e' prima di tutto apprezzata per la sua spiaggia, una delle piu' belle dell'area metropolitana di Perth e, di conseguenza, i prezzi delle case qui sono abbastanza proibitivi. Non mancano certo le attrattive e tra queste la piu' famosa: la "Indiana Tea House".


Costruita per la prima volta nel 1910, si trattava di un edificio in legno col tetto di lamiera ed una grande veranda che si affacciava sull' oceano. Nel 1930 fu sostituita dal Cottesloe Bathing Pavillion e quindi nel 1982 dall'attuale edificio.


Nel periodo in cui ci sono stata io, ad ottobre, la spiaggia era praticamente deserta non tanto per la mancanza di turisti ma per il forte vento che dal sud soffiava freddissimo. Ma credete che un po' di vento poteva scoraggiarmi dal godermi una tale bellezza e fare una bella passeggiata corroborante sfidando il vento e il freddo?
Ma quando mai!! :)



Ma che fastidio questo vento....ci vuole proprio un cappuccino caldo!




La prossima tappa? Two Rocks, a nord di Perth.
See you there!

martedì 18 novembre 2008

Bentornata in Italia....o quasi

Certo che essere catapultati nell'italico caos dopo sei settimane di relax nella tranquilla e ordinata terra dei canguri non e' uno shock da poco. Viaggi tranquillamente senza problemi per mezzo mondo e dove trovi i primi guai?...non appena toccato il suolo del Bel Paese. Sorvoliamo.
Lasciare le persone care senza avere la certezza di quando le rivedrai e' triste e deprimente ed i ricordi diventano tanto piu' preziosi tanto piu' ci si allontana dai luoghi che ti hanno ospitato, dalle persone che ti hanno accolto con tanto calore e affetto, dalle strade che hai percorso cosi' tante volte da diventare familiari e care.
Mentre torno con un po' di fatica alla routine quotidiana mi rendo conto di come sia stato facile riabituarmi alla vita serena e qualitativamente eccezionale di Oz in cosi' poche settimane.
La citta' di Perth, che ho avuto ancora una volta il piacere di girare in lungo e in largo grazie al fatto che sorelle e cognati si sono presi diverse settimane di vacanza dal lavoro per farmi divertire, e' spesso trascurata dagli itinerari di viaggio in quanto piuttosto lontana dalle altre grandi citta' dell'est. Questo a mio avviso e' un vero peccato. Se cercate traffico, caos, inquinamento, rumore, criminalita', beh, non andate a Perth! Se siete alla ricerca di un posto bello, moderno, pulito, dove non manca nulla e tutto funziona a meraviglia nonostante oltre un milione e mezzo di abitanti (che lavorano TUTTI!), divertimento senza eccessi, parchi pittoreschi e curatissimi, spiaggie bianchissime e incontaminate, gente che vi sorride e vi saluta con grande cordialita'....allora andateci, io ve lo raccomando!

Arrivederci Perth...



Questo blog non finisce con il mio ritorno a casa. Le migliaia (letteralmente) di foto che ho scattato, video, curiosita' che ho raccolto lo faranno continuare ancora a lungo...quindi tornate a trovarmi, non ve ne pentirete ;) !

giovedì 13 novembre 2008

Si torna a casa, ma....

Ed eccomi ancora a Singapore che aspetto un aereo, questa volta quello che mi riporta a casa. La mia bellissima vacanza si e' conclusa ma ne ho ancora tante di cose da raccontare e foto da mostrarvi. Il prossimo post fra qualche giorno da casa!
Ciao!

sabato 8 novembre 2008

Kings Park

E' il fiore all'occhiello di Perth questo grandissimo parco dal quale si puo' godere dello skyline della citta'. Dalla Thomas Street si imbocca un lungo viale alberato ed eccoci nel parco che e' anche un giardino botanico dove vengono coltivate tutte le specie della bellissima flora dell' Oceania.
Il paesaggio all'interno del parco e' vario, ci sono ampi spazi verdi curatissimi, piccoli gazebo dove potersi sedere, ristorante, caffe, una piccola galleria d'arte, negozi, sala ricevimenti per nozze, laghetti piu' o meno grandi con deliziose cascatelle. Io ci passerei giornate intere!



All' ingresso del parco ecco la statua della regina Vittoria


Questo e' il monumento ai caduti di guerra Anzac Memorial

Un lungo passaggio sopraelevato


L'ex fabbrica di birra "Swan"
















venerdì 7 novembre 2008

Perth centro

Camminare per il centro e' davvero piacevole. La gente non corre, passeggia. Lo stress non sembra far parte della vita degli australiani che hanno sempre un aspetto sereno e rilassato. Questo la dice lunga sulla qualita' della vita qui che si puo' certo definire a dir poco ottima. Tutto funziona perfettamente e in modo efficiente, quando si entra nei negozi e supermercati i cassieri vi sorridono e vi chiedono: "how are you?" facendovi sentire importanti!
A meno di una settimana dalla partenza comincio a chiedermi come faro' a riabituarmi al caos italiano e gia' sento nostalgia per la civilissima "Oz".
Qualche foto del centro di Perth...




La webcamera a cui mi connettevo fino a qualche mese fa'